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Marijuana minutes, nigga time slow / On a kush clock, there’s always time to smoke. In una dimensione temporale alterata dal tetraidrocannabinolo, il tempo si dilata e se l’orologio è a base di Kush (una tipologia di marijuana), c’è sempre tempo per fumare. Why can’t everyone just smoke like me? / Just gimme a quiet place and lemme roll my weed. L’MC al microfono cerca un posto rilassato, tutto per sé, dove poter rollare un cannone d’erba. In Still Blazin, Wiz Khalifa, rapper originario di Pittsburgh, con un flow lento, semplice, rappa tutto il suo amore per la marijuana, trasformando la città conosciuta come Steel City in Weed City  Il giovane rapper è sempre stato molto esplicito riguardo il suo consumo di cannabis; la marijuana è sempre stata una parte integrante della vita e dell’immagine pubblica del rapper.

Nella cultura pop attuale, il suo nome è associato proprio a questi due temi: la musica hip-hop e la marijuana. Still Blazin è inclusa nel suo Kush & Orange Juice, mixtape del 2010 che ha permesso a Khalifa di firmare un contratto discografico con la Atlantic, pubblicare l’album Rolling Papers e raggiungere un vasto successo commerciale. Le sue canzoni sono una serie di storie sull’erba, sulle belle donne e sul fumare erba con belle donne! Yea, roll one, smoke one / When you live like this you’re supposed to party / Roll one, smoke one, and we all just having fun. Khalifa non ha mai fatto mistero della sua posizione politica sulla marijuana, nella speranza che le sue parole potessero aiutare a “sensibilizzare la gente sulla legalizzazione della cannabis a livello nazionale”.

Wiz Khalifa è considerato una sorta di maestro dell’adattamento camaleontico nel rap: dal battle rap al rap proto-EDM, dal post-hyphy alla trap, al pop e oltre. Ha un’ottima sensibilità musicale, i suoi beat si muovono tra synth e percussioni funk tipici degli anni ’80, su tracce di ampio respiro, con ritmi lenti. E la scelta dei campioni utilizzati suggeriscono che abbia passato ore a guardare la TV da stonato mentre il suo flow sembra ballare sui beat, con uno stile quasi colloquiale, una sorta di mormorio appena accennato, senza poggiare troppo i testi sulle punchline né sullo storytelling, senza mai lasciare che il suo flow si stabilizzi su una metrica definita perché Con l’erba puoi sentire cose che prima non eri in grado di ascoltare. Puoi vedere cose che prima non eri in grado di vedere. Alcune tipologie di erba producono uno “sballo cerebrale attivo”, quindi sono perfette da consumare durante il giorno, mentre Wiz lavora alle proprie creazioni.

Oggi, l’artista ha investito ingenti capitali nella coltivazione della cannabis in California (in Pennsylvania l’uso ricreativo dell’erba è ancora proibito), in partnership con RiverRock Cannabis, arrivando a creare una sua varietà personale, la Khalifa Kush, nota anche come Wiz Khalifa OG, una varietà ibrida che possiede una reputazione quasi leggendaria tra gli appassionati di cannabis. Non solo, il rapper ha lanciato un mobile game chiamato Wiz Khalifa’s Weed Farm, che permette ai giocatori di lanciare uno sguardo al futuro della cannabis legalizzata. Khalifa ha anche un accordo con il produttore di cartine per fumatori RAW, che si espanderà per includere nuovi accessori per il fumo.

Per molti, Wiz Khalifa è soltanto uno dei tanti rapper che scrive canzoni sulla marijuana ma, per altri, rappresenta uno degli artisti più influenti della scena contemporanea, un personaggio di primo piano nell’attuale cultura della cannabis. E potrebbe esserci portavoce migliore di uno che per scalare le classifiche sceglie di intitolare il proprio album Rolling Papers?