MIKE TYSON E LA CULTURA HIP HOP

Mitch Green si rimette in piedi e strappa lo specchietto retrovisore dell’auto, facendo infuriare Mike Tyson che scende dalla limousine e gli sferra un montante destro, divenuto il marchio di fabbrica del pugile. Il pugno lo fa letteralmente volare in aria. Green ricade su sé stesso di testa, accartocciandosi poi come una bambola di pezza. In quel momento l’auto di Tyson parte a tutta velocità, mentre Iron Mike è convinto di aver ammazzato a mani nude il suo contendente.

Hip hop, l’anima British

Quando il 6 dicembre 1982 il video di Buffalo Gals di Malcolm McLaren & The World’s Supreme Team fu trasmesso durante la trasmissione Top of the Pops, all’epoca il programma musicale più popolare in tv, la cultura popolare inglese non sarebbe più stata la stessa. Di colpo i codici indecifrabili che raccontavano la nuova ondata creativa che arrivava dal South Bronx sembrarono rivelarsi ai più. L’impatto fu devastante, come quello di benzina gettata sul fuoco, un fuoco che accese l’immaginario giovanile. Da lì a breve nacque un movimento dirompente che aveva il suo fulcro nevralgico a Covent Garden, nel cuore del West End.

Kool Herc: l’uomo che inventò l’Hip Hop

Nel luglio del 2021, il senato americano ha approvato all’unanimità un disegno di legge che designa novembre come il mese di celebrazione della storia dell’Hip Hop. La decisione riconosce a livello istituzionale l’importanza di un movimento culturale ed artistico che ha influenzato in modo determinante la società americana nel corso degli ultimi 50anni, evidenziandone l’impatto storico, politico e sociale. Non solo. Questa decisione è avvenuta dopo aver designato l’11 agosto 1973, data del primo party di Kool Herc come anniversario ufficiale della nascita di questa cultura.