1993 ’till Infinity

Quando VIBE Magazine pubblicò il suo iconico numero di debutto nel settembre del 1993, il team editoriale decise di immortalare in copertina un allora giovanissimo Snoop Doggy Dogg, nonostante Doggystyle, suo disco d’esordio, non fosse ancora uscito. Non solo, il titolo di quello storico primo numero non lasciava spazio ad alcun dubbio: il 1993 era “l’anno in cui l’hip-hop e l’R&B conquistarono il mondo”.

MIKE TYSON E LA CULTURA HIP HOP

Mitch Green si rimette in piedi e strappa lo specchietto retrovisore dell’auto, facendo infuriare Mike Tyson che scende dalla limousine e gli sferra un montante destro, divenuto il marchio di fabbrica del pugile. Il pugno lo fa letteralmente volare in aria. Green ricade su sé stesso di testa, accartocciandosi poi come una bambola di pezza. In quel momento l’auto di Tyson parte a tutta velocità, mentre Iron Mike è convinto di aver ammazzato a mani nude il suo contendente.

Hip hop, l’anima British

Quando il 6 dicembre 1982 il video di Buffalo Gals di Malcolm McLaren & The World’s Supreme Team fu trasmesso durante la trasmissione Top of the Pops, all’epoca il programma musicale più popolare in tv, la cultura popolare inglese non sarebbe più stata la stessa. Di colpo i codici indecifrabili che raccontavano la nuova ondata creativa che arrivava dal South Bronx sembrarono rivelarsi ai più. L’impatto fu devastante, come quello di benzina gettata sul fuoco, un fuoco che accese l’immaginario giovanile. Da lì a breve nacque un movimento dirompente che aveva il suo fulcro nevralgico a Covent Garden, nel cuore del West End.