Hip hop, l’anima British

Quando il 6 dicembre 1982 il video di Buffalo Gals di Malcolm McLaren & The World’s Supreme Team fu trasmesso durante la trasmissione Top of the Pops, all’epoca il programma musicale più popolare in tv, la cultura popolare inglese non sarebbe più stata la stessa. Di colpo i codici indecifrabili che raccontavano la nuova ondata creativa che arrivava dal South Bronx sembrarono rivelarsi ai più. L’impatto fu devastante, come quello di benzina gettata sul fuoco, un fuoco che accese l’immaginario giovanile. Da lì a breve nacque un movimento dirompente che aveva il suo fulcro nevralgico a Covent Garden, nel cuore del West End.

Kool Herc: l’uomo che inventò l’Hip Hop

Nel luglio del 2021, il senato americano ha approvato all’unanimità un disegno di legge che designa novembre come il mese di celebrazione della storia dell’Hip Hop. La decisione riconosce a livello istituzionale l’importanza di un movimento culturale ed artistico che ha influenzato in modo determinante la società americana nel corso degli ultimi 50anni, evidenziandone l’impatto storico, politico e sociale. Non solo. Questa decisione è avvenuta dopo aver designato l’11 agosto 1973, data del primo party di Kool Herc come anniversario ufficiale della nascita di questa cultura.

DJ KOOL HERC’S FAVORITE BREAKS

Il party di Kool Herc dell’estate del 1973 nel West Bronx è passato alla storia come l’incipit di un mito: non certo per i partecipanti – un centinaio di giovani del quartiere – non certo per il luogo – una modesta sala comunitaria in un nuovo complesso popolare – né per la zona – a un paio di miglia dallo stadio degli Yankees, vicino al luogo in cui la Cross-Bronx Express Way riversa il proprio traffico nell’isola di Manhattan. La storia ricorda quella festa poiché quello fu il giorno in cui Clive Campbell creò la leggenda attorno a DJ Kool Herc.

Guida al Party Intergalattico !

George Clinton & i Parliament Funkadelic si sono affermati nel pantheon della musica come una delle band più eclettiche, prolifiche ed originali degli anni Settanta. Guidati dal genio creativo di Clinton, innovando le fondamenta del funk erette da James Brown e mixandole con l’ethos hippie ereditato da Sly And The Family Stone, il gruppo fu in grado di evolvere da quintetto doo-wop di Plainfield, nel New Jersey, a collettivo funk-rock psichedelico capace di produrre un incredibile mix di suoni e un immaginario adatto a un party intergalattico.

Hip hop, la teologia dei numeri

Trentacinque anni or sono, nell’estate del 1986, migliaia di giovani in tutto il mondo ripetevano rima dopo rima le liriche di “Eric B Is President“, singolo d’esordio di Eric B & Rakim, senza avere la benché minima idea del significato di quelle parole; un trend questo destinato a ripetersi anche nei decenni a venire.

BEHIND SOME OF BIGGIE’S ICONIC PHOTOS

March 9 is a day the hip hop world stops and remembers the life and legacy of Christopher Wallace, known to the world as The Notorious B.I.G. For years, Ernie Paniccioli helped document the growth of hip hop as it rose from a new genre in music, to the world’s biggest phenomenon. His photos through the years showcase legends such as LL Cool J, Public Enemy, DMX, Foxy Brown, Lil’ Kim, Nas, Jay-Z, 2Pac, and the list goes on.

The Mask of Doom

I first heard the rapper Daniel Dumile (pronounced doom-ee-lay) when I was fourteen and hip-hop was just beginning to bloom. The music was not so much “CNN for black people,” as Chuck D would later dub it, as a lingua franca. I came up awkward in West Baltimore—a tall black boy with no jumper, no gear, and no game. But my mastery of the arcane verses of X-Clan, my sense that the decoupling of EPMD was an irreparable tragedy, and my abiding hatred of Vanilla Ice ushered me into the scowling ranks of my generation.